articolo 1 - Definizioni
Oltre a quanto all’articolo 1 dello Statuto ed a meno che il contesto non indichi altrimenti, i termini indicati nel presente articolo hanno il significato di seguito indicato:
Club: il Rotary Club Torino Sud Est
Statuto: lo statuto del Club
Presidente, Vice Presidente, Segretario, Tesoriere, Prefetto: il presidente, il vice- presidente,il segretario, il tesoriere ed il prefetto del Club, secondo le attribuzioni di cui all’art.3
Riunione: una riunione ordinaria settimanale del Club
Commissione: una commissione del Club, secondo le attribuzioni di cui all’art.7
articolo 2 - Consiglio direttivo ed elezione dei dirigenti
L’organo amministrativo del Club è il Consiglio, costituito da Soci secondo le disposizioni che seguono:
1. Ad una Riunione, un mese prima di quella prevista per l’elezione dei dirigenti,il Presidente invita i Soci a designare i candidati a Presidente e Consiglieri.
2. L’Assemblea entro il 31 dicembre di ogni anno, elegge tra iSoci, con due schede separate:
2.1. il Presidente.
2.2. sei Consiglieri.
3. Il Presidente eletto entrerà in funzione il 1°luglio del secondo anno successivo.
4. Il Consiglio eletto entrerà in funzione il 1°luglio successivo.
5. Il Presidente eletto l’anno precedente e che entrerà in funzione il 1° luglio successivo, convoca, entro due settimane, il Consiglio che provvederà alla nomina di Vice Presidente, Segretario, Tesoriere, Prefetto.
6. Il Presidente rimane in carica un anno e non è immediatamente rieleggibile.
7. Il Presidente uscente (Past President) ed il Presidente eletto (Incoming President) entrano a far parte di diritto del Consiglio.
8. Il Segretario, il Tesoriere, il Prefetto possono essere nominati dal Consiglio anche al di fuori dei Consiglieri eletti tra i Soci di cui al punto 2 di questo articolo. In tal caso, una volta entrati in carica, diventano membri del Consiglio.
9. Se vengono a mancare membri nel Consiglio o in qualsiasi altro ufficio, i Consiglieri residui provvedono alla sostituzione.
10. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, il consiglio entrante provvede alla sostituzione.
articolo 3 - Compiti dei dirigenti
1. Presidente. Ha il compito di presiedere le Riunioni ed il Consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico.
2. Presidente eletto. Partecipa al Consiglio e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente o dal Consiglio in conformità al Regolamento
3. Vicepresidente. Ha il compito di presiedere le Riunioni ed il Consiglio in assenza del Presidente e di svolgere altre mansioni affidategli dal Presidente o dal Consiglio.
4. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l’albo dei Soci con le relative frequenze alle Riunioni; diramare le convocazioni del Consiglio, delle Commissioni ed in generale ogni convocazione dei Soci; conservare i verbali delle Riunioni e redigere i verbali del Consiglio Direttivo e delle Assemblee; trasmettere al RI i rapporti richiesti dallo stesso; e di svolgere altre mansioni connesse al suo incarico.
5. Tesoriere. Ha il compito di: custodire i fondi e le somme di spettanza del Club, dandone conto al Consiglio annualmente ed ogni volta questo lo domandi; redigere e sottoporre al Consiglio il rendiconto economico e finanziario per approvazione, unitamente al preventivo per l’anno successivo, da parte dell'Assemblea annuale del Club; riscuotere dai Soci ogni importo da essi dovuto al Club e trasmettere al RI ogni importo ad esso dovuto dal Club; e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il Tesoriere uscente deve consegnare al Tesoriere entrante o al Presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del Club.
6. Prefetto. In collaborazione con le Commissioni interessate, ha il compito di: mantenere i rapporti di pubbliche relazioni esterne al Club in ordine alla tenuta delle Riunioni; organizzare e vigilare sul regolare svolgimento delle Riunioni registrandone le presenze ed ogni aspetto di cronaca. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico ed altre eventualmente decise dal Presidente o dal Consiglio.
articolo 4 - Riunioni
1. Assemblea. Una assemblea generale del Club si terra ̀entro il 31 dicembre di ogni anno per provvedere agli adempimenti di cui all’articolo 2 e per l’ approvazione del rendicontoeconomico e finanziario dell’anno rotariano concluso unitamente al preventivo per l’anno successivo. Il Consiglio potrà inoltre convocare una assemblea generale del Club ognivolta che lo riterrà necessario od opportuno
2. Le Riunioni si terranno nella giornata di lunedì con modalità ed orari determinati dal Consiglio. In caso di cambiamenti di data o di cancellazione, i Soci verranno informati in anticipo. Alla Riunione ogni Socio, fatta eccezione dei soci onorari o dispensati dal Consiglio in conformità con quanto stabilito nello Statuto, viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o meno ad almeno il sessantapercento della durata della riunione presso questo o qualsiasi altro club, o nella misura eventualmente stabilita da altro criterio indicato all’articolo 9, commi 1 e 2 dello Statuto.
3. Il quorum per le Riunioni è fissato a non meno di un terzo dell’effettivo del Club e perl’Assemblea annuale a non meno della metà, incrementato di uno qualora il numerodell’effettivo del Club sia pari.
4. Le riunioni del Consiglio avranno normalmente luogo il 1°lunedì di ogni mese salvo diversa determinazione del Consiglio stesso. In caso di necessità, riunioni speciali possono essere convocate dal Presidente ogniqualvolta lo ritenga necessario, o su richiesta di due membri del Consiglio.
5. Il Consiglio delibera a maggioranza semplice. Le delibere del Consiglio sono suscettibili di appello in sede assembleare. Delle delibere assembleari è data idonea pubblicità. Perché le riunioni del Consiglio siano valide deve essere presente la maggioranza dei Consiglieri.
articolo 5 - Quote sociali
1. La tassa di ammissione e ̀stabilita di anno in anno dal Consiglio. Solo dopo il pagamento di tale tassa, il candidato sarà considerato Socio, fatta eccezione dei casi di cui all’ articolo 11 dello Statuto.
2. La quota sociale è stabilita di anno in anno dal Consiglio così come le modalita ̀di pagamento.
3. La quota sociale non è trasmissibile e neppure rivalutabile nel corso dell’anno rotariano.
articolo 6 - Sistema di votazione
Tutte le votazioni avvengono per appello nominale, salvo per le elezioni dei dirigenti e dei membri del Consiglio che si fanno a scrutinio segreto. Il Consiglio può determinare che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto e non a voce.
articolo 7 - Commissioni
Le Commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del Club, in base alle quattro vie d’azione del Rotary. Il Presidente eletto, il Presidente e l’ultimo Past President del Club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile i componenti di una Commissione devono rimanere in carica per tre anni. Il Presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle Commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve riunirsi con le Commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del Club.
Le Commissioni ordinarie sono le seguenti:
Effettivo: incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l’ammissione al Club e la conservazione dell’effettivo del Club.
Relazioni pubbliche: incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere i programmi e le attività del Club.
Amministrazione: svolge attività collegate con il funzionamento del Club.
Progetti: si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale e internazionale.
Fondazione Rotary: sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei Soci ai programmi umanitari.
Il Consiglio può istituire ogni altra Commissione che ritenga necessaria od opportuna.
(a) Il Presidente è membro di diritto di ogni Commissione e come tale gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
(b) Ogni Commissione svolge le mansioni previste dal Regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio. A meno che non siano investite di particolari poteri dal Consiglio, le Commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al Consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.
(c) Il presidente di ogni Commissione è responsabile del regolare andamento e delle attività della Commissione stessa, deve controllarne e coordinarne i lavori, redigerne i verbali e trasmetterli al Segretario e, su richiesta del Consiglio, relazionare allo stesso sulle attività svolte ed in programma.
articolo 8 - Commissione elettorale.
1. La Commissione elettorale, che ha carattere esclusivamente consultivo, ha il compito di raccogliere indicazioni e disponibilità di Soci che intendano candidarsi alla Presidenza ed
al Consiglio, di preparare le liste elettorali e di curare lo svolgimento delle elezioni.
2. La Commissione si compone di tre membri scelti dal Presidente in carica.
3. Il Presidente in carica presiede la Commissione che entra in funzione 60 giorni prima della Assemblea elettorale.
4. Le liste dei candidati sono formate da nominativi in ordine alfabetico, con nominativo estratto a sorte, sono aperte e non vincolanti per la scelta dei candidati. Non potranno essere espresse più di sei preferenze per il Consiglio ed una sola per il Presidente, pena la nullità. Risulteranno eletti i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di suffragi.
In caso di parità di voti, risulterà eletto il candidato con maggiore anzianità rotariana.
Ogni Socio voterà in proprio e non potrà essere portatore di più di due deleghe.
5. Qualora non si raggiungesse il quorum, verranno indette nuove elezioni, con le stesse liste di candidati per la Riunione successiva.
articolo 9 - Compiti delle Commissioni
I compiti delle Commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in carica in base ai documenti rilevanti del RI.
Ciascuna Commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno.
Deve essere compito principale del Presidente eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le Commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del Club nonché i progetti da sottoporre al Consiglio prima dell’inizio dell’Anno, come sopra indicato.
articolo 10 - Dispense
I Soci che presentino al Consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle Riunioni per un
determinato periodo di tempo. Tale dispensa non esime, di per sé, dal pagamento delle quote sociali. Tale dispensa evita al Socio di perdere la propria appartenenza al Club, ma il Club non può considerarlo come presente. Il Socio dispensato, che non partecipi alla riunione settimanale di un altro club del RI, risulta assente, a meno che la sua assenza, autorizzata in base al disposto dello Statuto, non possa essere considerata ai fini del computo delle presenze alle riunioni del Club.
articolo 11 - Procedure di ammissione al Club
1. Il nome di un potenziale socio, proposto da un socio attivo del Club, va comunicato per iscritto al Consiglio dal Segretario. Un ex socio, o un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura.
2. Il Consiglio deve assicurarsi che la proposta soddisfi tutti i requisiti stabiliti dallo Statuto in materia di categorie e ammissione.
3. Il Consiglio, dopo consultazione con la Commissione Effettivo, approva o respinge la proposta informando il proponente della decisione tramite il Segretario.
4. Se la decisione del Consiglio è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall’ammissione, dopodiché viene invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al Club.
5. Se entro dieci giorni dalla pubblicazione dei suddetti dati il Consiglio non riceve per iscritto obiezioni motivate dai soci attivi del Club, il candidato viene ammesso al Club dietro il pagamento della quota d’ammissione prevista dal Regolamento (a meno che non sia proposto come socio onorario).
6. Qualora fossero presentate obiezioni, ilConsiglio deve esprimersi al riguardo alla riunione successiva. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato viene ammesso al Club dietro il pagamento della quota d’ammissione (a meno che non sia proposto come socio onorario).
7. Dopo l’ammissione, il Presidente provvede alla presentazione del nuovo Socio al Club, e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Il Segretario deve comunicare
le coordinate del nuovo Socio al RI; il Presidente, inoltre, deve affiancare al nuovo arrivato un Socio che lo aiuti a integrarsi nel Club, e deve coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del Club.
8. Il Club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo Statuto, soci onorari che siano stati presentati dal Consiglio.
9. È esclusa ogni limitazione del rapporto associativo e delle modalita ̀associative ed é espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Tutti gli associati hanno uguale diritto di voto.
articolo 12 - Risoluzioni
Nessun voto o mozione che impegni il Club in qualsiasi maniera sarà discusso prima di essere esaminato dal Consiglio. Se tali voti o mozioni sono proposti ad una Riunione, essi dovranno essere trasmessi senza commenti al Consiglio.
articolo 13 - Finanze
1. Prima dell’inizio di ogni anno fiscale, il Tesoriere sottopone al Consiglio un preventivo economico e finanziario per l’anno in questione. Salvo diversa decisione del Consiglio il preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci ed è suddiviso in due parti: una riguardante l’amministrazione del Club ed una riguardante i progetti di volontariato e gli aspetti istituzionali.
2. Il preventivo approvato dal Consiglio verrà dallo stesso sottoposto, unitamente al rendiconto economico e finanziario per l’anno precedente, all'Assemblea annuale del Club per la loro approvazione.
3. Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del Club in una banca designata dal Consiglio. Il Consiglio determinerà anno per anno se i pagamenti debbano essere effettuati dal Tesoriere solo dietro approvazione di altri Dirigenti o Consiglieri, se le operazioni finanziarie del Club debbano essere sottoposte a revisione contabile definendone al tempo stesso l’organo di revisione e se i dirigenti che controllino i fondi del Club debbano prestare cauzione assumendone le spese relative a carico del Club.
4. L’anno finanziario del Club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno, e per la riscossione delle quote sociali viene diviso in periodi determinati dal Consiglio.
5. Durante la vita del Club è vietato distribuire ai Soci utili nonché fondi, riserve o capitoli.
6. In caso di scioglimento del Club, per qualunque causa, il patrimonio sociale sarà devoluto al Club indicato dal Consiglio, sentito il Governatore distrettuale e l’organo di controllo di cui all’Art. 3 comma 190 della legge 23/12/1996 n. 662.
articolo 14 - Emendamenti
Il Regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi Riunione alla quale sia presente il numero legale, con voto favorevole di non meno di due terzi dei Soci presenti e di non meno di un terzo dell’effettivo del Club, purché ogni Socio abbia ricevuto comunicazione degli emendamenti proposti almeno dieci giorni prima della Riunione.
Il Regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo Statuto o o con lo Statuto e il Regolamento del RI.